Casarsa in affanno nel secondo quarto: è il prezzo pagato contro Fiume

Nell’ottava di campionato della DR1, Fiume e Casarsa, scesi in campo con un segno rosso sul viso in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, si scontrano in un match avvincente che ha tenuto il pubblico sulle spine dall’inizio alla fine. Rientra Valente però coach Sioni deve fare a meno di Biscontin influenzato, altra colonna portante della squadra. Ma ecco come si è svolta la partita:

Casarsa parte in quarta e si porta subito sul 0-5 grazie ai punti di Cudia e ad una tripla di McCanick che ormai non sbaglia una gara da tempo. Coach Gallo chiama quindi timeout per riordinare le idee e al ritorno in campo la musica cambia anche se sono sempre gli ospiti a mantenere l’inerzia della gara. In un Palazzetto avvolto da un baccano rimbombante provocato dai giovani tifosi locali che ha reso anche difficile godere appieno dell’emozione della gara, sono Facca, ancora una volta il migliore in campo e Cudia, finalmente ritornato il “vero Cudia”, a condurre i giochi.
25 a 27 al primo stop.

Ma è il secondo tempo quello fatidico: Casarsa non è più la stessa e molla la presa. Fiume invece è “un fiume in piena” che travolge i biancorossi con tre triple consecutive di Ponziani, Minetto e Dalmazi che inevitabilmente tagliano le gambe ai biancorossi. Coach Sioni chiama i suoi in panchina a causa dei troppi errori commessi e le azioni in attacco troppo frenetiche. I padroni di casa la “fanno da padroni”, con Tagliamento e Di Noto in primis e conducono la gara fino alla fine del quarto che si chiude in loro favore 53-42.

Le due squadre ripartono mettendo in campo difese arcigne. Ne consegue una difficoltà da ambo le parti ad andare a canestro. Ci pensa Facca ad oltre due minuti dall’inizio a rompere il ghiaccio ma le percentuali al tiro risultano basse e gli errori si sprecano da entrambe le parti. Casarsa riesce comunque ad arrivare fino a -3 (57-54) con una tripla di Valente ma poi alzano la voce esperti del calibro di Di Noto, Dalmazi e Bondelli che rimettono il risultato in loro favore (65-56).

Prenassi apre l’ultimo quarto con due canestri consecutivi e coach Sioni decide per un timeout sul 69-56 per provare a dare una scossa ai suoi uomini. Al rientro in campo i biancorossi riescono a tenere il passo degli avversari. Entrambe le squadre rialzano l’intensità in campo e avanzano di pari passo. Da sottolineare la prestazione di Facca che in questo frangente da il meglio di se con 9 punti nel quarto (saranno 25 in totale a fine gara).
Finisce 86-77.

L’analisi della gara di coach Sioni:

Abbiamo fatto una partita altalenante: siamo stati ottimi per i primi otto minuti poi abbiamo deciso di forzare in attacco affidandoci troppo a soluzioni individuali che hanno creato confusione e questo ha portato a nostre forzature che si sono trasformate in canestri in transizione per Fiume.
Poi nel secondo quarto abbiamo subito il break che ha compromesso la nostra partita dove ci siamo intestarditi a palleggiare e abbiamo lasciato troppo campo agli avversari.
Nel terzo quarto siamo entrati bene sistemando soprattutto la difesa. Nell’ultimo invece, quando siamo rientrati completamente in partita, abbiamo sbagliato dei canestri facili e subito dopo abbiamo preso canestro e questo ci ha tagliato le gambe.

Casarsa paga salato il calo di concentrazione avuto nel secondo quarto mentre Fiume Veneto, squadra dotata di giocatori d’esperienza, non perdona affondando il colpo e poi amministrando la gara. Peccato perché, tutto sommato, Mazzeo (foto) e compagni non hanno per niente demeritato.

La prossima gara si torna a giocare in casa domenica 3 dicembre alle ore 18:00 contro Zoppola per il più classico dei derby.