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COSI’ COME ALLORA: LE STESSE EMOZIONI A 25 ANNI DI DISTANZA

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Nessun vincitore crede al caso.
Friedrich Nietzsche, La gaia scienza, 1882


Fu un campionato incredibile quello di serie C che ci portò con una sola sconfitta a disputare al meglio delle 5 partite la finalissima con Castelfranco Veneto nella stagione 1989-90.
Sul due pari, la finale la disputammo in casa: come sempre palazzetto strapieno, partita durissima, tante strategie e tanto cuore.
Si lottò secondo dopo secondo fino all’ultimo rimbalzo, vincemmo di 2 punti e venne giù il Palarosa!

Seleco Casarsa (AS 1991-1992)

Partecipammo poi al campionato di serie B nazionale (quella volta c’era la serie C, la seria B e la seria A), con trasferte da Genova fino a Guardo Tadino, San Miniato ecc.
Sfiorammo i play off per la serie A, perdendo in casa di 1 punto dopo tre tempi supplementari.
Girando i palazzetti d’Italia trovo ancora qualche dirigente o arbitro che si ricorda della Polisportiva Basket Casarsa e della bella realtà di quegli anni.

Perché questa premessa?

Con sfumature diverse, la storia si è ripetuta ieri a Romans d’Isonzo.
Ero presente alla finale delle nostre ragazze, non potevo non esserci e ho rivissuto emozioni mai dimenticate e davanti ai miei occhi sono sfilate tutte le bambine alle quali in più di quarant’anni ho fatto conoscere il minibasket prima e la pallacanestro poi, bambine che con il tempo e la pazienza sono diventate donne e atlete: non ne ho dimenticata alcuna!

In campo ieri c’ero anch’io e c’erano tutte loro!

Questo è il peso della storia, seppur piccola, seppur sportiva, ma storia della nostra Società, che i ragazzi e le ragazze che indossano le maglie rosse e gli allenatori che li allenano devono saper portare con responsabilità, dignità e orgoglio di farne parte.

Ieri le ragazze della Polisportiva Basket Casarsa hanno costruito un altro pezzo della nostra storia, che continua.
Ho vissuto la partita da allenatore e mi è piaciuto il carattere, la difesa, la squadra. Brave!!! Tutte!!!

Da allenatore devo fare i complimenti a coach Bertinotti: ogni vittoria è frutto di lavoro, di preparazione, di motivazioni, di cura di ciascuna atleta e del gruppo. È far capire che se ognuno mette da parte un po’ di egoismo e si mette al servizio della squadra, nulla è impossibile!
Poi c’è la tattica e la tecnica, ma se non si è squadra … Bertinotti ci è riuscito. Bravo!

Termoidraulica Quattrin (AS 2016-2017)

Nel giorno del successo non bisogna dimenticarsi di ringraziare chi fa il lavoro oscuro ma indispensabile: dal presidente Federico Fasan, al ds Diego Napoli, a Michela Malfante, Diana Peloi (anche giocatrice della squadra del 1991 -nd.r.) e tutti i dirigenti, che hanno il dovere di risolvere i problemi ma anche il diritto a qualche soddisfazione.

Un pensierino finale lo voglio dedicare a ciascuna ragazza in campo ieri: nel pallacanestro puoi incontrare una atleta più tecnica di te e più forte fisicamente, ma nessuna ti deve superare nello spirito di squadra e nella voglia di allenarti sempre meglio e con grande intensità! Solo così, solo come persone/atlete al servizio della squadra, potrete resistere alle sconfitte – purtroppo in serie B arriveranno anche quelle – e trovare risorse dentro di voi per ricominciare a vincere!

Facciamo lo sport più bello del mondo anche per migliorarci come persone e imparare a vivere!

Ricordatelo, altrimenti alla fine è tempo perso ….

Lucio Bortolussi