Il campionato femminile serie C si è da poco concluso con la splendida promozione in serie B della squadra di Casarsa e già ci mancano le emozioni provate durante l’anno.
Per rivivere quei momenti vi proponiamo l’intervista ad una delle protagoniste delle “furie rosse”: Susy Furlan (che ringraziamo per il tempo che ci ha dedicato):
Susy, cominciamo con le domande di rito sulla tua carriera: quando e perché è nata la passione per il basket? In che squadre hai militato?
Tre parole per descriverti:
Dopo un’annata così ricca di soddisfazioni, sei prossima ad assaporare la serie B. Quale sarà lo spirito con cui affronterai la prossima stagione? E la squadra?
Tuo marito milita in serie D (non si lamenterà quindi dei tuoi impegni cestistici…) mentre tua cognata è vicepresidente della Polisportiva Casarsa…insomma una famiglia di baskettari la tua…
…mia nipote gioca, mio nipote anche, mio figlio ha cominciato quest’anno, mio cognato ha giocato anche lui a pallacanestro, i miei suoceri sono sempre pronti a seguirci in palestra e tifare per ognuno di noi: la lista è lunga! Del resto io e Marco ci siamo conosciuti attraverso la pallacanestro! Non vedo perché dovrebbe lamentarsi dei miei impegni cestistici, visto che anche lui gioca…. vuol dire che dovrei lamentarmi anch’io? Comunque noi non siamo fatti così, perché entrambi sappiamo che ne abbiamo bisogno. Che poi ora i propri bisogni passino in secondo piano ai bisogni dei figli è un’altro discorso…”
Come riesci a conciliare tuoi mille impegni, tra il tuo lavoro di edicolante, quelli di casa, il tuo “essere mamma”, con gli allenamenti e le partite?
Nel tuo tempo libero, che sicuramente non è molto, c’è qualcosa che ami fare e che nessuno conosce? Chi è Susy Furlan fuori dai campi di basket?
Hai qualche sogno nel cassetto che pensi di poter realizzare?
Questo incredibile gruppo di ragazze che compongono la squadra, le avevi già avute come compagne di squadra?
Vorrei far sapere però che quest’anno si è formato un gruppo incredibilmente coeso nonostante gli impegni di ognuna di lavoro, università e famiglia. Certo vincere tutte le partite meno una ha aiutato parecchio, ma credo che ciò che ci ha reso così unite è stato il desiderio di vincere il campionato (e non avere prime donne in squadra!)”.
In questo campionato sei stata una delle artefici principali della cavalcata vittoriosa. Quali sono i segreti per vincere e nello stesso tempo divertirsi?
Che consiglio ti senti di dare alle tue compagne più giovani per il prosieguo della loro attività sportiva?
Cosa diresti alle famiglie che avvicinano il loro figlio o la loro figlia al basket?
Il ricordo più bello da cestista?
Alcune tue compagne di squadra ci hanno parlato di un misterioso rito scaramantico che prima di ogni partita mettevate in atto negli spogliatoi. Ora, a campionato concluso (e vinto!!!), puoi svelarci questo curioso retroscena?