L’Under 17 “B” sconfitta di un solo punto (50-51) da Porcia

Peccato, peccato, peccato!
Il team di Bosini che a tratti gioca proprio bene, con ordine, spaziature corrette e difesa arcigna come dimostrano gli appena 4 punti concessi nel 2 quarto, vede sfumare una ghiotta occasione per aggiudicarsi i due punti in una gara che alla fine vede le due compagini lottare punto a punto, persa dal Casarsa per aver gestito meno bene i singoli episodi e vinta dal Porcia per averci creduto di più dopo essere stata a lungo in svantaggio.

Quali le piccole differenze: la concentrazione con costanza,  alcuni passaggi o rimessa sbagliate, un tiro facile da sotto “sputato dal ferro“, una marcatura persa, un’infrazione di passi, un’apertura da rimbalzo non fatta sui “palleggiatori”, la poca comunicazione e collaborazione difensiva, o un mancato tagliafuori.
Tutte cose sulle quali migliorare è d’obbligo per il presente e per il futuro.

La squadra ha anche reagito “da squadra” rispetto alle polveri bagnate di qualche giocatore meno brillante del solito ove belle cose si sono viste da Mitri (15), Giavi (7) e Antoniazzi (5) autori di una buona prestazione sui due lati del campo e di Bazzana (6) metronomo della squadra e che osa di più in attacco e cattura rimbalzi a ripetizione dimostrando un crescente stato di forma e grande applicazione.

Sulla determinazione e la voglia di vincere (usiamo dei termini non da spogliatoio) stiamo aspettando ancora qualcuno, che deve evidentemente maturare da un punto di vista dell’approccio mentale su cui si deve lavorare duro in allenamento.

Domenica prossima ci sarà il derby in famiglia (complimenti al Basket Casarsa che nello stesso campionato è riuscito a schierare due formazioni di propri giocatori e di alta classifica), ove la squadra U17 A composta da giocatori del ’07 e ’08, oltre che avanti e di parecchio in classifica, arriva da favorita nell’intento determinato di rovesciare le sorti del match di andata contro l’ under 17 B composta dai nostri ’06. 

Forza Red Warriors siamo con voi!!!!!

By Dennis Rodman