La sconfitta contro Azzano del girone di andata era rimasta sullo stomaco a coach Napoli e la speranza per quella di ritorno era che emergessero i veri valori in campo e che il risultato finale fosse coerente.
Purtroppo Casarsa si presenta per la penultima di campionato, al Palamolent di via Divisione Julia, con i problemi di organico che l’affliggono da un po’ di tempo a questa parte e tra le assenze (Bianco e Qose) e i giocatori non al massimo della condizione, ogni gara fa storia a se. E’ anche vero che in campo si va in 5 e ieri sera i biancorossi hanno capito che è sacrosanta verità.
Ma parliamo della gara. Primo quarto equilibrato con i padroni di casa che iniziano a manifestare le difficoltà (che poi incontreranno per tutta la gara) ad attaccare una zona che Napoli deve necessariamente schierare per preservare energie e falli del suo sparuto gruppo.
Morittu non è al meglio dopo l’infortunio alla caviglia ma la sua presenza in difesa si avverte.
In attacco Casarsa inizia discretamente ed i 13 punti messi in cascina in questa frazione sono distribuiti e conseguenti a qualche bella azione corale.
Nel secondo quarto i biancorossi cambiano ritmo e, difatto, vincono l’incontro. Palloni recuperati dopo tiri improbabili degli azzanesi, si tramutano in rapidi capovolgimenti conclusi da Brusin e Pignaton. La bomba Nicodemo a fil di sirena, suggella poi un break importante di 21-9 che porta le squadre al riposo con Casarsa avanti 34-20.
La ripresa vede i biancorossi partire bene e rimpolpare subito il divario che arriva anche a +20 con gli azzanesi basiti a interrogarsi su che cosa non funziona.
Varnier e soci iniziano a pensare alla doccia calda di fine partita ma il basket è bello perchè mai scontato.
Casarsa non segna più su azione sbagliando l’impossibile da sotto ed affidandosi solo ai tiri in lunetta di Pignaton collezionati per una serie innumerevole di falli tecnici fischiati ai padroni di casa (alla fine 17 punti sui 31 totali saranno dalla lunetta) e molla anche e soprattutto in difesa concedendo facili penetrazioni dal centro e scarichi ed azzano di ritrova in un amen ad aver rosicchiato metà del suo passivo.
Napoli è costretto al time out per richiamare i suoi a spendere saggiamente le ultime energie a disposizione.
L’ultimo quarto è sofferto ma Casarsa tiene e porta a casa una vittoria meritata.
Napoli a fine gara: “Queste partite mi piacciono molto perchè costringono i giocatori a reagire agli handicap di partenza (a referto solo 7 giocatori. ndr) e qui si vede il gruppo e la determinazione.
Oggi è stato così come in altri frangenti simili; ognuno ha portato il suo mattoncino (tutti i giocatori a referto. ndr).
Lo faccio raramente ma in questa sede desidero menzionare le prove di Massimiliano Pignaton e Matteo Brusin che in molte occasioni si sono portati sulle spalle l’onere delle scelte offensive della squadra. Spero che in futuro a loro si uniscano molti loro compagni per condividere oneri ed onori.
Infine un sincero grazie a coloro che di minuti in campo ne fanno pochi ed entrano freddi e senza il ritmo partita. Da loro l’allenatore si aspetta molto ed il loro compito è oggettivamente uno dei più difficili. Grazie per la passione e la costanza, consapevole anche che le vostre motivazioni devono essere ancora più forti. Bravi tutti veramente!”
Azzano Basket – Polisportiva Casarsa 49-58
Casarsa: Rossi 2, Nicodemo 3, Brusin 12, Morittu 5, Pignaton 31, Di Lorenzo 2, Varnier 3. All Napoli e Apolloni
Azzano: Martinelli, Toscano 13, Cola 2, Zambon A. 2, Mack 1, Zuccato 4, Silvestrin, Muzzin, Pezzutti 4, Venerus 2, Zambon M. 2, Manias 9. All Pontani