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Contro Casarsa, Codroipo si arrende due volte

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Doppia sfida nel fine settimana tra le due compagini femminili di Casarsa e Codroipo, prima con le under 14 e a seguire la serie C.
Casarsa infligge alle udinesi una doppia sconfitta con le ragazze di Daniela Bidin che battono nettamente le pari età con un sonoro 53 a 31 poi le grandi della C si guadagnano due importanti punti in classifica regolando le Codroipesi per 62 a 57 .

Vittoria sofferta e guadagnata quest’ultima, con tanta grinta in campo da una Jafet che affronta la gara con numeri risicati causa tanti infortuni delle ultime settimane.

Le casarsesi fin dai primi minuti offrono un’ottima prestazione di collettivo unite in difesa ed in attacco, tanto da passare già al primo tempo in vantaggio per 22 a 16.
Codroipo fatica in attacco e si tiene in partita solo grazie ai tiri da tre, nel secondo tempo Casarsa contiene con fatica le udinesi ma non si lascia riagganciare e chiude 37-35.

Terzo quarto Codroipo parte in pressing tutto campo ma per la Jafet ormai la zona delle ospiti non fa paura e le padrone di casa incrementano il vantaggio.
Visti i molti fallì delle ospiti e i tiri liberi a disposizione il divario poteva essere più ampio.

Nel finale la partita diventa veramente incandescente con le ragazze della Jafet che difendono a uomo cercando di limitare Codroipo nelle esecuzioni da fuori area, gran lavoro per Mancini e i due play Perisan e Arru che riescono a tenere il pressing continuo subendo anche molti fallì.

Ottima prova di Girardi che regge il campo per quasi l’intera gara senza mai essersi allenata per l’influenza, buona la prova di Bonfada e Tesoni in difesa. Un riconoscimento particolare alla prova di Cristina Pignaton, vero punto di riferimento di questa squadra. La casarsese fa valere esperienza e tecnica trovando canestri importantissimi nei momenti cruciali della partita.

E poi grande tifo oggi tra gli spalti per le ragazze che hanno voluto a tutti i costi questa vittoria contro ogni pronostico della vigilia.

Jafet Casarsa – APU Codroipese 62-57

Tabellino: Bonfada 8, Arru, Devetta, Toniutti, Girardi12, Tesolin4, Pignaton 26, Perisan 10, Mancini 2. All.Maione

5 Risposte
  1. Alessandro

    Credo che un allenatore più motivato,con più personalità ed esperienza potesse gestire meglio anche questa partita. Ho visto le ultime 5 partite,capire chi è l’allenatore del Casarsa e’ abbastanza facile solo per il fatto che un maschio.
    Per il resto se non fosse per la gran voglia delle ragazze e l’esperienza del duo Pignaton/Tesolin ,anche questa partita avrebbe potuto assumere risultati diversi da quello desiderato e sperato.
    Complimenti alle ragazze,complimenti alla società per passione e dedizione.
    Ecco,se nn si è capito,un po’ meno per la gestione delle ragazze in palestra.
    Grazie

    Alessandro Maniero

    1. Marcello Maione

      gentile sig. Alessandro Maniero, sono l’allenatore del Casarsa femminile, per intenderci, quello che si distingueva per il solo fatto di essere un maschio. Non rispondo per il tono offensivo del suo commento; infatti nn mi stupisco che esistano persone capaci di offendere senza nemmeno conoscere colui o colei che stanno offendendo; così come nn mi và di rispondere, in merito alle mie motivazioni o alla mia esperienza ( nel femminile in particolare) , ad una persona che accusa un allenatore di scarsa esperienza senza nemmeno conoscerlo: sa si rischiano figure imbarazzanti, magari scoprendo che quello appena accusato ha vinto TUTTI i campionati femminili ad oggi esistenti, tranne quello di A1, coppa italia e finali nazionali giovanili; il tutto in una modestissima carriera lunga ad oggi 22 anni, ma lungi dall’essere finita grazie alla smisurata passione x questo sport, malgrado la presenza inevitabile di “critici” severi e superficiali come lei.
      La mia risposta però è x lo stupore relativo al fatto che la Società, che stimo e con cui vorrei lavorare a lungo, permetta in questo sito la permanenza di un commento così offensivo nei confronti di un suo tesserato.
      Questo però è un problema mio, sicuramente nn x lei, che invito qualora ne avesse i mezzi, la voglia e i dati, a commentare anche ultima partita casalinga e magari a presentarsi ad un allenamento, almeno per avere più dati a supporto del suo giudizio nei confronti di gente che Lavora!
      Saluti

  2. alessandro maniero

    Gentile Sign. Marcello Maione,
    la ringrazio per aver risposto al mio commento.
    Non mi stupisco di leggere cio che ha scritto, poiche’ prima di commentare ho preferito anche prendere informazioni sul suo passato (cosi vittorioso), ma ahime’ poche sono le notizie trapelate da coloro che il basket nazionale lo conoscono bene.
    Evidentemente il suo Curriculum non le da cosi tanta forza da poter sostenere che nel campionato in corso sia stia dimostrando cio che era, quindi, magari con un po piu’di umilta’, Le consiglierei di rivedere i suoi atteggiamenti e il suo obbiettivo di quest’ anno, perche’ non si vive di ricordi e sopratutto si lavora con cio’ che si ha a disposizione.
    Le posso garantire, che qualcosa di basket conosco anch’io, e senza che si offenda troppo, nessuno le critica il fatto che Lei stia lavorando, ma il come.
    Non tutti sono campioni, non tutte le societa’ sono vincenti. Si puo’ anche perdere, ma in campo vanno giocatori/giocatrici ed allenatore.
    Forse le mani in tasca e il sorriso scherzoso anche nella partita di Concordia si poteva evitare, magari dando input e coraggio alle giocatrici in campo proprio quando dal piu’ 3 siete piombati al meno 20 in un chiaro momento di difficolta’ tecnica senza opporre resistenza.
    Le auguro, se mai ne avesse l’occasione, di potersi rivedere in qualche videoregistrazione, cosi, forse, potrebbe incontrare il punto di vista che Le ho spiegato in precedenza.
    Le auguro buon lavoro, nella speranza che anche le critiche servano a migliorarsi e talvolta a raggiungere obbiettivi insperati.
    Saluti.
    Alessandro Maniero

    1. Marcello Maione

      Le critiche fanno parte del mio lavoro, come di tutti i lavori. Le offese gratuite no. Nel mio commento al suo, il mio umile passato é stato evidenziato al solo fine di farle capire che la parola esperienza avrebbe potuto usarla con più attenzione. A concordia poi, lei non sa nemmeno di cosa parla, quando suggerisce soluzioni e critica atteggiamenti, ma nn é mio interesse né mio onere spiegare a lei da che periodo viene questa squadra e quante difficoltà sta affrontando. Per ultimo mi preme sottolineare che di umiltà nn posso accettare lezioni da nessuno, tantomeno da uno sconosciuto, visto che probabilmente, a detta di quelli che mi conoscono, è il mio più grande “difetto”. spiegare a lei o

  3. Marcello Maione

    Infine, ho sempre lavorato con i ragazzi/e che trovavo. Non ho mai chiesto, nel senior niente e/o nessuno in particolare, tantomeno se la squadra era formata da giovani “interessanti” come in questo caso. Mi sono sempre calato nelle realtà in cui andavo a lavorare, con tanta passione e, fortunatamente, sempre con la paura di sbagliare, per cui sono molto attento a ciò che faccio.
    Saluti