Le interviste di Natale: Alessio Sioni

Lo vediamo da qualche domenica in panchina con la nostra Serie D, con la sua eccentrica barba (alla James Harden ndr) e con lo sguardo fisso sui particolari della partita, attento ad ogni dettaglio e pronto a dare consigli preziosi a tutti i giocatori.
È il nuovo assistente di coach Ciman che sicuramente porterà il suo prezioso contributo per la crescita di questo gruppo di giovani. Stiamo parlando di Alessio Sioni che qui di seguito si racconta per la prima volta dal suo arrivo a Casarsa:

Alessio, suppongo tu abbia avuto un trascorso da giocatore…ci puoi raccontare la tua carriera da baskettaro, come è iniziata, le squadre di cui hai fatto parte, e il tuo ruolo?

Avevo voglia di fare uno sport quando ero piccolo e dopo averne provati altri ho deciso di iniziare a basket a Fiume Veneto, dove dal minibasket fino all’under 15 ho giocato.
Successivamente mi sono spostato ad Azzano dove ho concluso il mio percorso giovanile giocando fino all’unger 19. Sul ruolo che avevo in campo sono stato una guardia. 

Perché hai deciso di intraprendere il percorso da allenatore? Che squadre hai allenato e alleni tutt’ora? 

È stata una scelta un po’ casuale perché a causa di un problema fisico che mi aveva costretto a smettere di giocare l’allenatore dell’allora U20 di Azzano mi aveva chiesto se mi andava di affiancarlo e quindi di intraprendere questo percorso.
Ho allenato ad Azzano la promozione, la serie D e l’U20 come vice allenatore e la prima divisione come capo allenatore per due anni, successivamente mi sono spostato a Pordenone dove ho seguito praticamente tutte le squadre femminili dall’U13 alla serie B alternandomi da vice e capo allenatore in particolare con l’U18, serie C e serie B.
Adesso è da quattro anni che faccio parte dello staff FIPP sempre a Pordenone dove attualmente seguo l’U17 e 19 eccellenza come assistente.  

E’ più di un mese che frequenti l’ambiente del Basket Casarsa: il presidente cosa ti ha detto quando ti ha contattato? Come ti trovi qui?

Quando il presidente mi ha contattato mi ha chiesto che c’era bisogno di risollevare il morale generale dove la mancanza di risultati non aiutava.
A Casarsa mi sto trovando bene, ho trovato un bel ambiente dove tutti mi hanno fatto sentire subito a mio agio e mi hanno permesso di integrarmi al meglio con tutto l’ambiente.

Secondo te, qual è il primo valore che un allenatore deve trasmettere ai suoi atleti? Come deve essere il rapporto tra assistente-giocatore?

Secondo me il primo valore da trasmettere è quello della solidarietà perché in uno sport di squadra il fare gruppo è una cosa importantissima e creare un legame di fiducia reciproca tra tutti i componenti è la base per poter fare qualcosa insieme.
Io credo che l’assistente debba essere quella persona che faccia da tramite tra giocatore ed allenatore quindi deve essere un rapporto semplice e onesto dove trovare soluzioni ad eventuali problemi e non crearli.

Sono state giocate ormai una dozzina di partite di campionato. A che punto vedi questa squadra e che potenzialità ha?

Vedo una squadra che può crescere, abbiamo un roster giovane che ha ancora margini per migliorare e credo che lavorando sulle caratteristiche che abbiamo possiamo fare una seconda parte della stagione in crescendo.

A coach Ciman cosa ruberesti?

Lo sto ancora conoscendo, ma comunque posso dire che è un allenatore che ha molta esperienza e quindi mi sta aiutando sotto molti aspetti.

Qual è l’obiettivo che ti sei prefissato nel mondo del basket?

In questo momento sto cercando di apprendere il più possibile per crearmi un bagaglio di conoscenze e dopo capire realmente quanto posso dare al mondo del basket, sicuramente l’obiettivo è di cercare di arrivare ad un livello più alto possibile.

Grazie della disponibilità Alessio e benvenuto nella grande famiglia della Polisportiva Casarsa.