Riceviamo e pubblichiamo il graditissimo saluto che Matteo Silvani ha voluto rivolgere alla Polisportiva Casarsa al termine di tre anni di più che positiva collaborazione con la nostra società.
Lasciare Casarsa non è affatto facile.
Se mi guardo indietro sono stati tre anni intensissimi e gratificanti.
Casarsa resterà sempre la mia prima squadra senior, e di questo ringrazio Federico e Diego per l’opportunità che mi hanno dato.
Credo che i risultati, ma soprattutto le prestazioni, siano state all’altezza di un percorso serio e,condiviso.
La vittoria finale non è arrivata, ma la squadra ha sempre lottato e tante volte è riuscita ad andare oltre le assenze, i numerosi infortuni, e soprattutto a superare i propri limiti.
Di questo devo ringraziare soprattutto le persone che mi sono state accanto: dal mio vice “Zampa” (Alessandro Zamparini), che tra qualche anno vedremo in ben altri palcoscenici, a Giovanni Bondelli, che è riuscito a calarsi nel difficile ruolo di giocatore e preparatore con passione e grande competenza.
Ai miei accompagnatori Ilario e Massimo, che con il loro esempio sono riusciti a portare in palestra positività, umiltà e spirito di compattezza e condivisione.
Ringrazio i miei giocatori, che hanno dimostrato disponibilità e passione, che si sono fidati di me dal primo giorno di allenamento.
Da loro ho ricevuto tantissimo, molto di più di quello che sono riuscito a trasmettere.
Lascio serenamente perché sono convinto di aver lasciato basi solide, e mi riferisco soprattutto al gruppo dei ragazzi del 2002, con cui ho passato due anni davvero entusiasmanti.
Loro sono il prossimo futuro e sono in ottime mani.
Ci sono tanti ricordi di questi tre anni ma l’aspetto più gratificante è l’aver costruito rapporti di stima, rispetto e amicizia con tante persone; non solo giocatori e allenatori ma anche
con dirigenti e genitori che si sono spesi e messi a disposizione con spirito di cooperazione, e penso a Serena, Alfio, Claudio, Natale e tutti gli altri.
Un arrivederci a tutti con l’augurio di rivederci prima o poi.
Matteo Silvani