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A Codroipo piace vincere facile!

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Sabato 28 febbraio, prima partita di ritorno del girone di consolazione tra le ultime tre qualificate del campionato di serie C femminile.

La posta in palio? Il semplice piacere di giocare.
Casarsa scende in campo a Codroipo con sei giocatrici a referto e questo non per epidemie o infortuni di massa, ma per la concomitanza, frutto della pura coincidenza, (poche ore prima e sullo stesso campo) della gara under 15 femminile che vede coinvolta, mezza squadra del gruppo senior della Polisportiva.

La dirigenza del Casarsa, dopo la stesura dei calendari provvisori, tenta fino all’ultimo di concordare con la società udinese lo spostamento infrasettimanale ma una incomprensibile quanto ingiustificabile mancanza di fair play da parte della AP Codroipese obbligano, le biancorosse alla disputa della gara.

The show must go on, quindi e le ragazze di coach Gallo con il loro sorriso accettano con spirito e superiorità questa imposizione, presentandosi sul terreno di gioco con le sole giocatrici disponibili e con circa una cinquantinadi tifosi a seguito, comprese le compagne che poche ore prima avevano vinto la loro partita, una partita vera, contro le codroipesi.

Seppur consapevoli dell’ handicap di partenza, Puiatti e compagne, non per questo scendono in campo rassegnate ma danno una prova esemplare di grandissimo orgoglio e di attacamento alla maglia, sfoderando una prestazione esemplare per determinazione e sacrificio.
A fine gara, purtroppo, risentimeti muscolari e gambe pesanti, iniziano ad essere compagne inseparabili di gioco, costringendo ad un fatale calo fisico e di lucidità nei ultimi minuti.
Questa squadra è stata battezzata “squadra frizzante” e lo ha dimostrato fino all’ultimo secondo poiché le ragazze non hanno mai mollato e nonostante la sconfitta, maturata nella fase finale, sono state le vere ed uniche vincitrici morali della disputa.

Una nota di riguardo sulla tifoseria che ha sempre sostenuto le ragazze in ogni azione facendo sentire loro il calore ed il supporto morale in una assurda prova di resistenza fisica imposta, ci dispiace dirlo ancora, dalla poca sportività di una società che non dovrebbe avere bisogno di questi stratagemmi che non c’entrano niente con il basket giocato.
Complimenti alle nostre guerriere e ai nostri tifosi sempre presenti.

Tabellini: Devetta 3, Pisano 3, Blarasin 5, Puiatti 18, Praturlon, Girardi 29. All Gallo

2 Risposte
  1. erreti

    vincere a tutti i costi, “grosso” vanto, magro risultato …..

    Vincere questa partita sarebbe stato quasi impossibile ma perdere di soli 3 punti è stata sicuramente una lezione sportiva impartita dalle ragazze di coach Gallo alle avversarie codroipesi e al loro coach.
    Tralasciando le polemiche, quella di Codroipo è stata una partita giocata con il cuore e l’orgoglio di 6 ragazze che non hanno mai mollato e che hanno giocato 4 tempi senza lasciarsi sopraffare da un avversario sicuro di vincere solo perché aveva a disposizione una panchina al completo.
    complimenti “frizzanti ragazze”

  2. sabrina

    Vorrei mettere “mi piace” per l’ottima prova delle giocatrici del Casarsa ma credo che una squadra così si meriti un contorno di persone che quantomeno dichiarano verità.
    A partire dalla formula del campionato: non si tratta di un girone di consolazione bensì di un girone che determinerà la squadra che andrà a spareggiare con la quarta del girone high per l’accesso alle final four. La posta in palio quindi c’era.
    Se c’è stato un abbandono durante l’annata sportiva delle giocatrici della prima squadra (rimaste in 6) di Casarsa non sono certo altre società ad averne responsabilità.
    Confermo che ci sono stati vari tentativi per concordare il calendario: la domenica a Codroipo il Palazzetto non sarebbe stato disponibile (partite di volley) e durante la settimana nemmeno. Non serve che elenchi le motivazioni ma se a qualcuno interessa non deve far altro che chiedere. Si stabilisce consensualmente per un’inversione di campo ma il responsabile dell’ufficio gare dichiara che “non si può forzare il sistema” e quindi risponde negativamente alla richiesta. Cos’altro si poteva fare? Se questa è una mancanza di fair play come chiamate allora i gesti di plateale maleducazione dell’allenatore del Casarsa? Giustifico i tifosi: i loro fischi e minacce sono stati frutto di una conoscenza dei fatti riportata piuttosto malamente, quindi mi limito a far loro i complimenti per essere stati presenti e aver sostenuto le loro beniamine.
    Perchè Casarsa non ha chiesto lo spostamento della gara u15 in modo tale da avere la sera le giocatrici giovani a disposizione?
    Poca sportività….stratagemmi….a Casarsa la memoria va rinverdita: due anni fa concessi personalmente uno spostamento fuori dai termini (il giovedì sera con la partita da giocare sabato pomeriggio) perchè Casarsa “non aveva il numero legale per giocare”. In verità una ragazza tra le più capaci, che personalmente stimo molto, Vittoria B., era l’unica ammalata e potenzialmente assente. Per fortuna alla fine vincono i buoni e tutti sappiamo come si è conclusa quell’annata…….