I problemi ascrivibili al famigerato triangolo allenatori-figli-genitori, per una società, sono puntuali come una cambiale in protesto.
Ogni anno sportivo, indipendentemente dai cambiamenti climatici, dallo spread o dal colore del governo in carica, si abbattono violenti sulla apparente quiete degli eventi di una associazione. Sono trasversali e democratici, non fanno distinzione tra sport e sport ed è un grosso errore sottovalutarli perchè la loro escalation è foriera di danni seri e a volte irreparabili.
Anche quest anno, quindi, ci siamo trovati a dover gestire un numero rilevante di queste, criticitá, verificatesi a diversi livelli e in diversi gruppi.
Queste criticità per una società risultano, la maggior parte delle volte, molto onerose in quanto necessitano sempre di molto tempo dedicato alle mediazioni, energie e…. tanta pazienza.
Come allenatore, coinvolto continuamente e sempre più spesso in queste infide sabbie mobili dei rapporti con i ragazzi e le loro famiglie, mi sono allora domandato se è possibile trovare un punto di incontro per iniziare a parlare la stessa lingua e cercare nei genitori alleati consapevoli invece che nemici risoluti.
E’ mio profondo convincimento che per ogni problema, l’informazione sia parte della soluzione, quindi parlarne e conoscerne le diverse angolazioni dai differenti punti di vista, può contribuire a instaurare tra i diversi soggetti un rapporto di collaborazione-condivisione, indirizzato al raggiungimento di un obiettivo comune che si chiama crescita tecnica ed educativa del ragazzo/a.
Con questo fine tanto nobile quanto interessato, ho provato a fare una ricerca nella grande rete scovando moltissimi scritti che trattano della cosa.
Vorrei proporvene qualcuno tra i più significativi e pertinenti, a piccole dosi, e non con l’intento di dispensare verità assolute ma con lo scopo di indurre a qualche opportuna riflessione.
Ringrazio tutti coloro che vorranno spendere pochi minuti del loro tempo per la lettura.
Diego Napoli
Allenatore e Istruttore MB
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